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Segnalazione di un orso a Lenna. Polizia provinciale e Forestale: molto improbabile

La segnalazione arriverebbe da un cacciatore che, nella notte tra venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, avrebbe udito il ruglio di un orso tra i boschi della Cornamena, a Lenna, dietro la propria abitazione. Per avere conferma avrebbe chiamato la compagna e anche lei avrebbe udito il verso dell’animale, con gli alberi che si muovevano, agitati da qualcosa alla base. Secondo il cacciatore non si tratterebbe di cervi, in questo periodo nel pieno della riproduzione.

Stando a quanto riporta Bergamonews, il sindaco Jonathan Lobati, avvisato della segnalazione, avrebbe a sua volta avvertito un agente della Forestale. Quest’ultimo non avrebbe escluso a priori la presenza di due orsi in alta valle.

Dalla Polizia provinciale arriva di fatto una smentita: “Che siano addirittura due gli orsi è quasi impossibile – spiegano -. Tutti gli anni, in questo periodo, arrivano segnalazioni simili. Si tratta dei cervi che emettono i loro bramiti udibili anche a chilometri di distanza, poiché le femmine sono nel periodo dell’amore. Si tratta di un verso molto profondo, quasi inquietante. Rarissimo, al contrario, il ruglio dell’orso, quasi un gorgoglìo, molto più difficile da sentire. Nulla ovviamente è impossibile, ma riteniamo molto improbabile, non essendovi tracce o predazioni, che vi siano orsi in quella zona”.

Lo stesso sindaco Lobati, poi ricontattato: “Anche la Forestale ha precisato: è molto improbabile che ci siano orsi”.

Successivamente anche il Comando provinciale della Forestale è intervenuto: “C’è stata la segnalazione di un cittadino che ha sentito un verso, secondo lui riconducibile a un orso. Ma al momento non possiamo dire che vi siano orsi in Bergamasca. La segnalazione non è verificabile. Già in passato segnalazioni simili si erano poi rivelate provenire da altre cause”.

Anche le fototrappole presenti in alta valle, in questo periodo, non hanno fotografato la presenza del plantigrado. Non ci sono poi altre tracce o segnalazioni di predazioni. Un avvistamento, ritenuto invece plausibile, si era verificato lo scorso anno, nel 2021, sempre verso fine settembre, nella zona del monte Arete di Foppolo, a cavallo con la Valtellina.

Domenica 2 ottobre 2022

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