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Moio de’ Calvi: per il ricordo di Nikolajewka sfilano 33 gruppi da tutta la provincia

Un pomeriggio intenso e partecipato, baciato dal sole e dalla solidarietà alpina che unisce le generazioni. Ha registrato unanimi consensi a Moio de’ Calvi il Raduno alpino che ha ricordato l’80° anniversario della battaglia di Nikolajewka e celebrato il 70° di fondazione del Gruppo alpini locale, fondato nel 1953.

Centinaia di Penne nere si sono ritrovate alla frazione Costa da cui ha preso le mosse il lungo corteo aperto dalla Fanfara Alpina di Sorisole. In prima fila il medagliato Vessillo Sezionale, scortato dal presidente Giorgio Sonzogni, dal past president Giovanni Ferrari e da numerosi consiglieri sezionali, affiancati dal presidente del Comitato Nikolajewka, Angelo Bonzi, e dal coordinatore Zona 7, Roberto Boffelli. Ospite d’onore il generale di divisione Alberto Vezzoli, originario di Valnegra e comandante a Viterbo della Scuola Allievi Sottoufficiali dell’Esercito Italiano. Tanti i rappresentanti delle istituzioni disposti al seguito del Gonfalone Comunale di Moio (portato dal vicesindaco Manuel Bosio), con il sindaco Alessandro Balestra, il presidente della Comunità Montana Johnatan Lobati, il consigliere regionale Alex Galizzi e tantissimi sindaci e rappresentanti delle amministrazioni comunali della Valle.

Almeno 33 i gruppi ufficialmente rappresentati, con gagliardetti e striscioni. Oltre alle diverse delegazioni brembane, c’erano rappresentanze della Bassa e addirittura da Gandino, a ricordo di Egidio Gherardi, “l’alpinista con le stampelle”, che lí visse e che fu per anni fra gli animatori del Trofeo Nikolajewka.

Dopo l’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti, sul palco si sono tenuti i discorsi ufficiali, aperti dal commosso e unanime ringraziamento del capogruppo locale Eugenio Gherardi, applaudito anche per i 30 anni dalla prima nomina del 1993, quando succedette a Felice Paganoni, fondatore del Gruppo con Antonio Fognini, Domenico Beltramelli, Virgilio Fustinoni e diversi altri nel 1953.

Il presidente del Comitato Bonzi e il coordinatore Boffelli hanno ricordato l’impegno unitario che unisce i gruppi dell’Alta Valle dal 1969, mentre il sindaco Alessandro Balestra ha sottolineato l’onnipresente solidarietà degli Alpini, “in prima fila anche nei giorni durissimi della pandemia”. Accorato il saluto del generale Vezzoli, che ha ricordato la gioventù vissuta fra Valnegra e Moio, gli anni scolastici condivisi proprio con il sindaco Balestra (“lui era più bravo, meno male che non ha intrapreso la carriera militare, altrimenti mi avrebbe superato e oggi non sarei generale”) e l’impegno che unisce gli Alpini in armi e in congedo nel servizio alla gente e nella ricerca della pace. Prima del minuto di silenzio a ricordo delle vittime del terremoto di Siria e Turchia, ha preso la parola il presidente sezionale Giorgio Sonzogni, che ha ricordato la difficile ripartenza dopo gli anni del Covid ma anche uno spirito che “non deve mai venir meno. Gli Alpini sono un baluardo dei valori non negoziabili che uniscono le generazioni: per questo chiediamo al presidente Sergio Mattarella e a tutte le istituzioni di ripristinare un servizio obbligatorio per tutti giovani”.

In chiesa il parroco don Andrea Mazzoleni ha celebrato la Messa, con momenti toccanti alla lettura della Preghiera dell’Alpino e al canto di Signore delle Cime, prima delle foto di rito e del saluto sul sagrato al Vessillo Sezionale e al Gonfalone Comunale. “Dal ricordo e dall’attualità della guerra – ha detto don Mazzoleni – impariamo l’importanza della pace. Giornate come questa illuminino il presente e soprattutto il futuro”. Il pomeriggio, davvero riuscito, si è chiuso con un rinfresco e con la distribuzione di un opuscolo dedicato alla storia del Gruppo alpini di Moio de’ Calvi, curato dal giornalista moiese Giambattista Gherardi.

Sabato 11 febbraio 2023

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