Di Diego Valceschini
E’ fatta! Col 2-1 alla Roma l’Atalanta ottiene la matematica certezza della quinta qualificazione alla Champions League, seconda di fila, tutte nelle ultime sette stagioni.
E soprattutto è già certa di eguagliare il terzo posto, suo miglior piazzamento in serie A, già ottenuto nelle tre precedenti qualificazioni consecutive dal 2018/19 al 2020/21 e mancata di tre punti la scorsa stagione, quando una Dea appagata perse il recupero di fine stagione con la Fiorentina accontentandosi di un quarto posto.
DECIDE IL PUPILLO DI RANIERI – Intanto l’Atalanta vince con lo stesso risultato della scorsa stagione, nella gara che si giocò lo stesso giorno. Rispetto all’anno scorso la matematica arriva con un turno e sei giorni d’anticipo (nel 2024 la certezza arrivò il 18 maggio a Lecce alla penultima, ma c’era un’Europa League di mezzo ed inoltre si qualificava anche la quinta) Il vantaggio lo firma Lookman, al 15° gol in campionato che lo porta al quarto posto in solitario nella classifica marcatori.
Poi CDK, che aveva deciso l’anno scorso con una doppietta, sbaglia clamorosamente il raddoppio (e con lui anche Retegui nella stessa azione) , cosicché vige il motto del “chi sbaglia paga”, e la Roma trova il pareggio con l’ex Cristante su assist di Soulé. Ora è la Roma ad avere l’inerzia della gara, e sono in molti a pensare che i capitolini possano operare il sorpasso. Angelino, Kone Rensch e Ndika fanno sudare freddo, e per fortuna che Sozza fischia la fine del primo tempo. L’Atalanta prova ad organizzarsi e nella ripresa dopo un’occasione a testa per Bellanova e Shomurodov ed il brivido di un rigore concesso alla Roma e poi tolto (Kone cade a terra non toccato da Pasalic, ma Sozza si dimentica il cartellino giallo per il francese, da dare in questi casi se non dai rigore) Gasperini prova a ravvivarla con i cambi ed a sorpresa quello più decisivo è di Sulemana per Pasalic: il ghanese, dopo aver impensierito Svilar lo fulmina con una gran botta rasoterra, favorito da una leggera deviazione…
Proprio il giocatore col cognome da… discoteca fa uno scherzetto a Ranieri, che a Cagliari stravedeva per lui, ed è ancora di proprietà dei sardi. La Roma non punge più negli sterili assalti durante i cinque minuti di recupero e così i giallorossi cadono dopo 19 risultati utili di fila (l’ultima sconfitta risaliva al 15 dicembre 2024 a Como) e cadono al sesto posto, per la gioia della Vecchia Signora, che torna a riprendersi il quarto posto dopo il pari in extremis preso sabato dalla Lazio. Il campionato dell’Atalanta finisce dopo 36 giornate, ora sabato 17 si andrà in casa del Genoa con la possibilità di far giocare chi ha giocato meno e provare a mandare Retegui oltre i 24 gol. L’era di Gasperini è ancora dura dal dirsi conclusa. Dopo il sogno scudetto durato tutto un autunno, crisi, ripresa e nuova crisi, l’Atalanta si è rigenerata anche stavolta ed ha meritatamente raggiunto il traguardo avuto alla portata per tutta la stagione, diciamo da ottobre in poi. Cinque stagioni in Champions in sette anni e le altre due con una vittoria in Europa League . . C’è ancora voglia di scrivere la storia a Bergamo.
SUPERBA UNDER 23 – Due giorni esaltanti per il calcio bergamasco; domenica 11, nell’andata del primo turno della fase nazionale dei playoff l’Under 23 di Modesto (squalificato, in panchina c’era il vice Gamberini) a Caravaggio ha seppellito la Torres addirittura per 7-1, ipotecando nettamente l’accesso al secondo turno. Un risultato record per i playoff di serie C, deciso dalla tripletta di Vavassori e del terzo gol consecutivo di Vlahovic già nel primo tempo, chiuso sul 4-0, e poi dalla tripletta di Cassa nel secondo tempo, entrato per lo stesso Vavassori. I sardi hanno trovato il gol sullo 0-6 con Zamparo. Mercoledì 14 il ritorno a Sassari, poi giovedì il sorteggio per il secondo turno, con le gare domenica 18 in casa e mercoledì 21 in trasferta.
VERDETTI ANCORA IN BILICO – A 180 minuti dal termine, ancora molti verdetti sono in bilico: dalla corsa scudetto, con l’Inter che senza pretese si è avvicinato a -1 dal Napoli, scivolato in casa col Genoa già tranquillo, alla lotta per il quarto posto, con Juve e Lazio a 64 punti, Roma a 63, Bologna a 62 ed ora pure la matematica rimette in gioco il Milan, salito all’ottavo posto con 60 punti dopo il successo di venerdì nel primo round col Bologna, in attesa della finale di Coppa Italia di mercoledì. La matematica lascia ancora in corsa la Fiorentina, clamorosamente sconfitta a Venezia, a 59. Il confine tra il quarto posto ed essere fuori da tutto è sottile, anche perché quest’anno in Europa League rischia di andare solo la quinta, con l’altro piazzamento preso dalla vincitrice della Coppa Italia, con la sesta o la settima che andrebbe in Conference . Saranno sette infatti le italiane nelle coppe europee la prossima stagione, il minimo consentito, e l’Europa League darà solo un posto sul campo. Almeno la Coppa italia dopo anni di puro contorno tornerà ad assegnare un posto per l’Europa.
Anche la salvezza si è rianimata: prima la vittoria dell’Empoli sul Parma, poi il pari del Lecce a Verona, infine il successo del Venezia sulla Fiorentina, che porta i lagunari alla salvezza al momento, condannando pugliesi e toscani, senza contare che Cagliari, Verona e Parma non sono ancora matematicamente salve. Gli ultimi 180 minuti in cui i tifosi della Dea potranno godersi in poltrona gli ultimi piazzamenti, programmando la prossima stagione già pensando a tutte le trasferte nelle varie parti d’Europa e il sogno di una top 8 sfiorata questa stagione.
Martedì 13 maggio 2025