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Sedrina: la maggioranza lascia l’aula. Opposizione all’attacco, appello al Prefetto

E’ forte scontro a Sedrina tra la maggioranza del sindaco Stefano Micheli e la minoranza del gruppo “Noi per Voi”. L’opposizione accusa la giunta del primo cittadino di aver abbandonato l’aula durante un Consiglio dello scorso aprile, per evitare di discutere alcune interpellanze. Dall’altra, la maggioranza accusa l’opposizione di fare ostruzionismo presentando una raffica di interpellanze. Uno scontro che ora si svolge anche a colpi di comunicati, con la minoranza che – dopo una mancata convocazione di un nuovo Consiglio – ha chiesto l’intervento del Prefetto.

LA MINORANZA: REGOLAMENTO NON RISPETTATO

“I consiglieri del gruppo di minoranza “Noi per Voi”, Lara Damiani, Enzo Galizzi e Michele Gotti, esprimono disappunto per la mancata osservazione del Regolamento del Consiglio comunale, nello specifico l’omessa convocazione della seduta del Consiglio comunale richiesto il 9 maggio. Il regolamento prevede infatti la convocazione della riunione entro venti giorni dalla richiesta, presentata almeno da 1/5 dei membri del Consiglio comunale. Il gruppo “Noi per Voi” aveva interessato il prefetto di Bergamo, al fine di sollecitare il rispetto delle disposizioni sulla convocazione della seduta.

Ricordiamo che l’ultima riunione di aprile si era conclusa bruscamente con l’abbandono dell’aula da parte di tutta la maggioranza, escluso il sindaco, abbandonato nel ruolo di Presidente dell’assemblea, che a nostro parere riteniamo una scelta poco democratica. È insueto che un intera maggioranza assembleare si disimpegni dall’esercizio di indirizzamento politico-amministrativo del Consiglio comunale. Il gruppo Impegno Comune non ha permesso così la discussione di punti presentati dalla nostra componente. Nel Consiglio richiesto sono stati inclusi all’ordine giorno i punti mancanti, più altri argomenti che interessano la popolazione”.

La replica della maggioranza

“In riferimento al comunicato diffuso dal gruppo consiliare “Noi per Voi” in data 25 giugno 2025, il gruppo di maggioranza “Impegno Comune” ritiene doveroso fornire alcune precisazioni. Uscire dall’aula non è mancanza di rispetto. È un segnale che non si può ignorare. In questi giorni si è molto parlato della decisione della maggioranza di abbandonare l’aula del Consiglio comunale. Alcuni hanno voluto interpretare questo gesto come una mancanza di rispetto verso l’istituzione e verso il confronto democratico. Ma le cose stanno in modo diverso, e crediamo sia giusto chiarirlo. Uscire dall’aula non è stato un atto di leggerezza né una reazione impulsiva. È stata una scelta difficile, ma necessaria. Un gesto chiaro, simbolico, per dire: così non si può andare avanti.

OSTILITA’ SISTEMATICA, LA POLITICA NON E’ GUERRA”

Abbiamo sempre rispettato le opinioni della minoranza, anche quando erano radicalmente diverse dalle nostre. Abbiamo accettato il confronto, anche duro, quando era mosso da spirito costruttivo. Ma c’è una soglia oltre la quale il confronto diventa ostilità sistematica, provocazione continua, delegittimazione personale e amministrativa. E questa soglia a nostro parere è stata superata.

Il nostro gesto non è un rifiuto del dialogo, ma un invito alla riflessione. È un modo per dire: fermiamoci un attimo, torniamo a un clima più sereno e responsabile. Perché l’obiettivo di tutti dovrebbe essere uno solo: servire al meglio la nostra comunità. Ovviamente, come sempre, continueremo il lavoro in aula, con serietà e apertura, ma serve un cambio di passo. L’amministrazione e la politica non possono trasformarsi in una guerra di posizioni, in uno scontro permanente che logora il senso stesso delle istituzioni.

Noi crediamo sempre nel confronto vero, nel rispetto reciproco, nella possibilità di trovare punti in comune anche partendo da visioni diverse. Ma servono maturità, senso delle proporzioni e soprattutto volontà di costruire, non solo di contestare o peggio ancora denigrare.

Ai cittadini diciamo con chiarezza: non ci sottraiamo alle nostre responsabilità. Al contrario, lo abbiamo fatto proprio per poterle onorare meglio. Ma non accetteremo più che il dibattito venga trascinato in una spirale di tensioni inutili, che allontanano le istituzioni dai problemi reali delle persone.

Con questo gesto abbiamo detto basta e chiesto che si torni a parlare con rispetto, serietà e senso del dovere. Perché la politica e l’amministrazione quelle vere, sono fatte di confronto, sì. Ma anche di misura, di dignità e di responsabilità condivisa”.

La controreplica dell’opposizione

“Si sprecano le parole e i simbolismi a difendere un gesto inusuale come l’abbandono dell’aula da parte di un’intera maggioranza, specialmente se pensa di onorare le proprie responsabilità.

La fuga dal Consiglio comunale del 22 aprile 2025 e la sua automatica interruzione hanno impedito l’esposizione di numerosi punti all’ordine del giorno da parte del gruppo Noi per Voi. L’impedimento della discussione di questioni previste in una seduta consiliare rientra tra le responsabilità da onorare? Quale prerogativa si è arrogata la maggioranza per poter fare questo? Un gesto politico che nessuno sa come difendere!

Come può lo stroncamento di una assemblea favorire il clima di responsabilità tanto invocato dal gruppo Impegno Comune? Al contrario dell’atteggiamento di denigrazione contestato da parte della maggioranza, i consiglieri di minoranza non hanno bocciato la maggior parte delle proposte presentate dal gruppo Impegno Comune a partire dalla prima seduta del giugno 2024.

Il gruppo consiliare di maggioranza non ha il monopolio delle buone intenzioni, né tantomeno detiene lo status di dignitario della verità. Pertanto, questo non giustifica in alcun modo una dichiarazione a nostro danno di irresponsabilità, mancanza di approcci costruttivi o di dignità. Queste sono contestazioni fuorvianti”.

Martedì 1 luglio 2025

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