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In Valle Serina e in Valle Brembana esiste un luogo speciale, dove ogni giorno si coltivano relazioni, competenze e speranze. È il Centro RamO, una realtà che accoglie persone adulte con disabilità offrendo loro attività educative, creative e propedeutiche al lavoro, in un ambiente accogliente e ricco di stimoli.
Il Centro è aperto il martedì e il giovedì, dalle 8.00 alle 17.00, e ospita il centro diurno e il laboratorio ergoterapico, rivolti a persone tra i 18 e i 65 anni che presentano una compromissione dell’autonomia tale da ostacolare la gestione della vita quotidiana e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Un ricco ventaglio di attività
Le proposte del Centro RamO spaziano da laboratori espressivi e ricreativi a percorsi più orientati al potenziamento delle abilità lavorative. I partecipanti possono cimentarsi in attività come cucina, teatro, arte, falegnameria, e perfino montagnaterapia, tutte pensate per sviluppare capacità personali e favorire la socializzazione.
Grande importanza viene data anche al laboratorio ergoterapico, un ambito in cui i partecipanti possono riscoprire il valore del “fare” come strumento di crescita e riconoscimento personale. Gli obiettivi sono chiari: rafforzare le attitudini individuali, promuovere l’autonomia, valorizzare le capacità di relazione e offrire un ruolo attivo all’interno della comunità.
«Mi piace molto venire al Centro RamO, sia per le attività proposte che per la compagnia: qui mi sono creata molte amicizie – racconta Rita Palazzi che lo frequenta–. Grazie a questo spazio, sono riuscita a crescere e gestire la mia ansia nella quotidianità».

Un’équipe multidisciplinare e l’importanza del territorio
Le attività del Centro sono progettate e seguite da un’équipe educativa, composta da educatori e altri professionisti del settore socio-sanitario. Inoltre, in molte attività sono coinvolti i volontari dell’Associazione per l’Inclusione (ApI), che contribuiscono a creare un ambiente accogliente, familiare e stimolante. Le proposte si svolgono sia all’interno della struttura sia sul territorio, e vengono personalizzate in base alle caratteristiche, alle potenzialità e agli interessi dei partecipanti. L’accesso al Centro RamO avviene su richiesta diretta della persona interessata o dei familiari, oppure tramite segnalazione dei Servizi Sociali. È possibile scegliere un percorso di frequenza part-time o full-time, modulabile in base ai bisogni individuali.
RamO: un nome, un significato profondo
Il nome “RamO” è il contrario di Omar, un collega molto amato scomparso nel 2013, a cui è dedicato il servizio. Come un ramo che, nonostante le difficoltà, torna a germogliare, il Centro vuole essere simbolo di rinascita e crescita. Ogni persona che lo frequenta ha la possibilità di riscoprirsi, ritrovare fiducia e rimettersi in cammino. «Al centro di tutto c’è l’essere umano, a prescindere dalle fatiche che vive – conclude il coordinatore Alessandro Tiburzi –. Chi frequenta RamO trova un punto di riferimento dove poter affrontare le proprie fragilità, anche insieme ad altri, con il supporto adeguato degli educatori e con una costante apertura verso l’esterno».
Negli ultimi giorni, una buona notizia per i frequentanti delle attività del Centro RamO: l’Associazione per l’Inclusione (ApI) ha vinto il bando Sociale 2025 di Fondazione della Comunità Bergamasca con il progetto “Reti di Prossimità per l’Inclusione Sociale nelle Aree Montane della Valle Brembana” e coinvolgerà i partecipanti nelle azioni di rete sul territorio.

Venerdì 27 giugno 2025