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Chi era Eugenio Goglio ?  Il nostro fotografo nasce il 14 Marzo 1865 a Piazza Brembana. All'età di 14 anni, indirizzato dall'Arciprete Tondini, si trasferisce a Milano per frequentare la Scuola Superiore d'Arte applicata alle Industrie dove acquisisce i primi fondamenti della scultura, della pittura e della decorazione.

Si distingue tra gli allievi piu' promettenti e viene chiamato anche alla Scala per l'esecuzione di alcuni scenari. Poi improvvisamente, nel 1892 la sua avventura milanese finisce. Rimasta vedova, la madre, che gestisce l'ufficio postale del paese, lo richiama a Piazza Brembana perchè l'aiuti a mantenere la numerosa famiglia. Eugenio non puo' dire di no, ma il rimpianto e l'amarezza per una promettente carriera artistica troncata sul nascere rimarranno in lui per tutta la vita. Le sue grandi capacità lo fanno subito conoscere in tutti i paesi della Valle Brembana, dove viene chiamato a decorare chiese, eseguire sculture, intagliare cornici e letti matrimoniali. E nel frattempo nel 1895 si sposa con Luisa Losma, della quale rimarrà vedovo.
- Non sappiamo di preciso quando abbia iniziato ad occuparsi di fotografia, ma la passione era già nata quando tornava a Piazza Brembana in vacanza e si divertiva a fotografare personaggi caratteristici. Quando poi percorre i sentieri che portano  nei paesi di montagna dove è chiamato  a eseguire sculture e decorazioni, prende l'abitudine di portare sempre con sè la macchina fotografica. Riprende le donne intente alla raccolta del fieno, fa mettere in posa pastori e contadini, inquadra attrezzi e strumenti di lavoro, realizzando fotografie di un pregnante realismo. Ed è così che in breve decide di dedicarsi a tempo pieno alla professione di fotografo ambulante. La domunica mattina apre poi il suo studio di Piazza Brembana dove con grande maestria crea suggetive ambientazioni. Il Genio, così tutti lo chiamavano, gira per contrade e paesi fotografando paesaggi, feste, processioni, funerali, gruppi organizzati o spontanei, villeggianti, donne, bambini, mendicanti, carrettieri, minatori, cacciatori, coscritti, malati di gozzo, e tutto quando fa parte di quel piccolo mondo che era la nostra Val Brembana di quel tempo. 
Un mondo dove la fatica, il dolore, le privazioni, le differenze di classe erano il tratto dominante, ma dove pure emergevano con forza la genuinità, il sentimento e la gioia degli affetti. Dopo anni e anni di vagabondaggi in ogni angolo della valle con la sua valigia di legno, accompagnato dalla fedele Ghisla, Eugenio Goglio muore nel 1926 per una polmonite.
Per tutti era morto semplicemente l'artista. Per riscoprire il fotografo bisognerà aspettare cinquant'anni, finchè mettendo le mani nel materiale custodito dalla nipote Dolores, migliaia di lastre torneranno alla luce. E da quel momento non ci sarà libro (lo stesso nostro portale) sulla storia e la cultura della Valle Brembana che potrà fare a meno delle sue immagini.

Alcuni gruppi famigliari fotografati da Eugenio Goglio nei primi del '900




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