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Addio a Maroni. Il cordoglio della valle: “Determinante per la variante di Zogno e per San Pellegrino” (foto)

Maroni al Zogno in occasione di un sopralluogo ai lavori per la variante in galleria

E’ morto, questa mattina 22 novembre, intorno alle 4, Roberto Maroni, 67 anni, già segretario leghista, governatore lombardo e ministro dell’Interno e del Welfare. Maroni lottava da tempo contro una grave malattia.

Maroni si è spento nella sua casa nel Varesotto dove ha trascorso gli ultimi mesi.  “Questa notte alle 4 il nostro caro Bobo ci ha lasciato. A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto ‘bene’. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico”. Sono le parole scelte dalla famiglia per annunciarne la scomparsa.

Roberto Maroni è stato tra i protagonisti dello sviluppo in Valle Brembana, in particolare per la realizzazione della variante di Zogno e l’operazione di rilancio di San Pellegrino. “Grazie a lui – ricorda l’assessore di Zogno Giampaolo Pesenti – sono arrivati i 31 milioni di euro che ci hanno consentito di concludere la variante in galleria. E con lui governatore sono arrivati anche i fondi per l’operazione di rilancio di San Pellegrino”. Maroni fu, infatti, a San Pellegrino, per l’inaugurazione delle nuove terme, più volte a Zogno, anche con una Giunta regionale nella sala consigliare in cui annunciò il finanziamento della variante. E poi alle feste della Lega o in occasione del referendum sull’autonomia. “Ricordo le tante volte che io e l’allora sindaco Giuliano Ghisalberti – continua Pesenti – andammo da lui per la variante di Zogno. E lui sempre disponibile ad ascoltarci. Alla fine portò i soldi per la valle”.

“È stato un amico di San Pellegrino – dice il sindaco della cittadina termale Fausto Galizzi -. Più volte è stato da noi, per la firma dell’accordo di programma ma anche in altre occasioni”.

Martedì 22 novembre 2022

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